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interessata ad assicurare la sua sicurezza alleandosi con la Gran Bretagna e la Francia, che il suo riavvicinamento alla Germania era stato dettato dal desiderio di espandere la propria sfera d'influenza e che l'Unione Sovietica è responsabile, nella stessa misura che la Germania, dello scoppio della Seconda guerra mondiale. Cosa potete rispondere a queste affermazioni?
Innanzitutto, dal punto di vista del diritto internazionale, il Patto di non aggressione aveva un'importanza insignificante ne nostri rapporti con la Germania. Il trattato del 1926 sulla non aggressione e la neutralità restava in vigore. Il Patto fu la manifestazione politica della volontà della Germania e dell'unione Sovietica di non entrare in guerra in quel preciso momento. Per ciò che riguarda gli accordi di Monaco, ho già richiamato il loro significato e l'impressione che essi produssero a Mosca. Il fatto è che gli accordi di Monaco avevano messo in luce il ruolo pericoloso giocato allora dalla Polonia. I polacchi avevano partecipato alla spartizione della Cecoslovacchia.
- Pensate alla regione di Teschen?
Sì, come ai documenti dello spionaggio polacco, secondo i quali, in caso di guerra tra Germania e Russia, la Polonia avrebbe dovuto essere l'alleato naturale dell'esercito tedesco e perseguire, con i tedeschi, lo scopo di annientare lo Stato sovietico. […] Se visitate il museo di Minsk vedrete che le fortificazioni degli anni '30 lungo la frontiera occidentale dell'URSS non erano state costruite per proteggersi dalla Germania. Erano state costruite tenendo presente il pericolo militare permanentemente rappresentato dalla Polonia che ordiva intrighi contro la nostra sicurezza. Ecco perché quando si sostiene che dovevamo difendere la Polonia, non si dice una cosa seria- la Polonia non voleva il nostro aiuto. Aveva annunciato agli Alleati che, se l'URSS sosteneva nel 1938 la Cecoslovacchia contro la Germania, essa era pronta a lanciare il suo esercito contro di noi. Certo, ciò che successe poi alla Polonia è increscioso dal punto di vista degli interessi del popolo polacco, ma fu il risultato della stupidità e dell'avventurismo del governo polacco che mise in gioco la sovranità ed il destino della Polonia. Dal punto di vista di Stalin e dei dirigenti sovietici l'eliminazione della minaccia immediata della guerra in prossimità delle frontiere sovietiche per mezzo degli sforzi di un altro Stato era una tattica efficace che non poteva essere che approvata.
- A quale fine l'URSS è entrata con le sue truppe nella Polonia orientale il 17 settembre 1939?
Quell'operazione aveva due scopi: spostare in avanti le frontiere alla vigilia d'una guerra inevitabile e guadagnare tempo. Il protocollo segreto annesso al Patto non stipulava che noi occupassimo quei territori. Era indicato che era una zona di nostro interesse. Varsavia fu occupata dai tedeschi. Il governo [polacco] era fuggito nel sud e non dirigeva più il paese. Le truppe sovietiche erano entrate in Polonia senza sferrare una vera operazione militare, solamente nelle regioni (la Bielorussia occidentale e l'Ucraina occidentale) di cui la Polonia si era impossessata all'epoca della guerra russo-polacca (febbraio 1919-marzo 1921), in virtù del trattato di Riga del 1921, a dispetto delle
- Torniamo ai nostri giorni, come commentate la risoluzione dell'Assemblea parlamentare de l'OSCE che mette sullo stesso piano lo stalinismo ed il nazismo?
Le affermazioni, secondo le quali l'Unione Sovietica è responsabile, nella stessa misura della Germania, d'aver scatenato la seconda guerra mondiale testimoniano della coscienza tormentata degli autori di queste iniziative e risoluzioni. L'Europa occupata non ha opposto all'inizio nessuna resistenza alla Germania. La sua industria lavorava per l'esercito tedesco. La Germania lanciò un'offensiva contro il nostro paese, non solo con 152 divisioni tedesche, ma anche con 29 divisioni rumene e finlandesi. L'URSS divenne allora il solo Stato in grado di vincere il nazismo, di ciò sono testimonianza le disfatte istantanee della Francia e della Gran Bretagna nel 1940. non è serio mettere sullo stesso piano l'URSS, che schiacciò il nazismo, e la Germania hitleriana. Senza il fronte orientale, dove noi abbiamo distrutto centinaia di divisioni tedesche al prezzo di immensi sacrifici, nessun esercito degli Stati Uniti o della Gran Bretagna avrebbe potuto sbarcare in Europa. Le loro truppe sarebbero state battute in qualche settimana dall'esercito tedesco. Senza l'Unione Sovietica e l'Armata Rossa vi erano tutte le condizioni perché l'Europa diventasse una colonia tedesca, una associazione germanizzata di stati governati dai nazisti. Questi progetti erano contemplati nei disegni del Reich […]
- In quale misura le denunce formulate contro l'URSS a proposito del Patto Molotov-Robbentrop possono essere indirizzate alla Russia di oggi?
Vi è ragione di affermare che Stalin non aveva altra scelta. Al suo posto qualsiasi uomo politico occidentale avrebbe fatto la stessa cosa. […] In politica bisogna agire conformemente agli interessi dello Stato e del proprio popolo, altrimenti non si tratta di politica ma di un crimine.
(intervista realizzata da Oksana Buriak) traduzione di Spartaco Puttini.
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