LA VOCE   COREA   CUBA   JUGOSLAVIA   SCIENZA 

GIÙ

Stampa pagina

 Stampa inserto 

LA VOCE 0912

  P R E C E D E N T E   

    S U C C E S S I V A  

interessata ad assicurare la sua sicurezza alleandosi con la Gran Bretagna e la Francia, che il suo riavvicinamento alla Germania era stato dettato dal desiderio di espandere la propria sfera d'influenza e che l'Unione Sovietica è responsabile, nella stessa misura che la Germania, dello scoppio della Seconda guerra mondiale. Cosa potete rispondere a queste affermazioni?

Innanzitutto, dal punto di vista del diritto internazionale, il Patto di non  aggressione aveva un'importanza insignificante ne nostri rapporti con la  Germania. Il trattato del 1926 sulla non aggressione e la neutralità restava in  vigore. Il Patto fu la manifestazione politica della volontà della Germania e dell'unione Sovietica di non entrare in guerra in quel preciso momento. Per ciò che riguarda gli accordi di Monaco, ho già richiamato il loro  significato e l'impressione che essi produssero a Mosca. Il fatto è che gli  accordi di Monaco avevano messo in luce il ruolo pericoloso giocato allora dalla  Polonia. I polacchi avevano partecipato alla spartizione della Cecoslovacchia.

- Pensate alla regione di Teschen?

Sì, come ai documenti dello spionaggio polacco, secondo i quali, in caso di  guerra tra Germania e Russia, la Polonia avrebbe dovuto essere l'alleato naturale dell'esercito tedesco e perseguire, con i tedeschi, lo scopo di  annientare lo Stato sovietico. […] Se visitate il museo di Minsk vedrete che le fortificazioni degli anni '30 lungo  la frontiera occidentale dell'URSS non erano state costruite per proteggersi  dalla Germania. Erano state costruite tenendo presente il pericolo militare  permanentemente rappresentato dalla Polonia che ordiva intrighi contro la nostra  sicurezza. Ecco perché quando si sostiene che dovevamo difendere la Polonia, non  si dice una cosa seria- la Polonia non voleva il nostro aiuto. Aveva annunciato  agli Alleati che, se l'URSS sosteneva nel 1938 la Cecoslovacchia contro la  Germania, essa era pronta a lanciare il suo esercito contro di noi. Certo, ciò  che successe poi alla Polonia è increscioso dal punto di vista degli interessi  del popolo polacco, ma fu il risultato della stupidità e dell'avventurismo del  governo polacco che mise in gioco la sovranità ed il destino della Polonia. Dal  punto di vista di Stalin e dei dirigenti sovietici l'eliminazione della minaccia  immediata della guerra in prossimità delle frontiere sovietiche per mezzo degli  sforzi di un altro Stato era una tattica efficace che non poteva essere che  approvata.

-
A quale fine l'URSS è entrata con le sue truppe nella Polonia orientale il 17  settembre 1939?

Quell'operazione aveva due scopi: spostare in avanti le frontiere alla vigilia  d'una guerra inevitabile e guadagnare tempo. Il protocollo segreto annesso al  Patto non stipulava che noi occupassimo quei territori. Era indicato che era una  zona di nostro interesse. Varsavia fu occupata dai tedeschi. Il governo  [polacco] era fuggito nel sud e non dirigeva più il paese. Le truppe sovietiche  erano entrate in Polonia senza sferrare una vera operazione militare, solamente  nelle regioni (la Bielorussia occidentale e l'Ucraina occidentale) di cui la  Polonia si era impossessata all'epoca della guerra russo-polacca (febbraio  1919-marzo 1921), in virtù del trattato di Riga del 1921, a dispetto delle

-
Torniamo ai nostri giorni, come commentate la risoluzione dell'Assemblea  parlamentare de l'OSCE che mette sullo stesso piano lo stalinismo ed il nazismo?

Le affermazioni, secondo le quali l'Unione Sovietica è responsabile, nella  stessa misura della Germania, d'aver scatenato la seconda guerra mondiale  testimoniano della coscienza tormentata degli autori di queste iniziative e  risoluzioni. L'Europa occupata non ha opposto all'inizio nessuna resistenza alla  Germania. La sua industria lavorava per l'esercito tedesco. La Germania lanciò  un'offensiva contro il nostro paese, non solo con 152 divisioni tedesche, ma  anche con 29 divisioni rumene e finlandesi. L'URSS divenne allora il solo Stato  in grado di vincere il nazismo, di ciò sono testimonianza le disfatte istantanee  della Francia e della Gran Bretagna nel 1940. non è serio mettere sullo stesso  piano l'URSS, che schiacciò il nazismo, e la Germania hitleriana. Senza il  fronte orientale, dove noi abbiamo distrutto centinaia di divisioni tedesche al  prezzo di immensi sacrifici, nessun esercito degli Stati Uniti o della Gran  Bretagna avrebbe potuto sbarcare in Europa. Le loro truppe sarebbero state  battute in qualche settimana dall'esercito tedesco. Senza l'Unione Sovietica e  l'Armata Rossa vi erano tutte le condizioni perché l'Europa diventasse una  colonia tedesca, una associazione germanizzata di stati governati dai nazisti.  Questi progetti erano contemplati nei disegni del Reich […]

-
In quale misura le denunce formulate contro l'URSS a proposito del Patto  Molotov-Robbentrop possono essere indirizzate alla Russia di oggi?

Vi è ragione di affermare che Stalin non aveva altra scelta. Al suo posto  qualsiasi uomo politico occidentale avrebbe fatto la stessa cosa. […] In  politica bisogna agire conformemente agli interessi dello Stato e del proprio  popolo, altrimenti non  si  tratta di politica ma di un   crimine.

(intervista realizzata da Oksana Buriak)
traduzione di Spartaco Puttini.

  P R E C E D E N T E   

    S U C C E S S I V A  

 LA VOCE   COREA   CUBA   JUGOSLAVIA   SCIENZA 

SU

Stampa pagina

 Stampa inserto 

LA VOCE 0912