LA VOCE   COREA   CUBA   JUGOSLAVIA   SCIENZA 

GIÙ

Stampa pagina

 Stampa inserto 

LA VOCE 0912

  P R E C E D E N T E   

    S U C C E S S I V A  

La VOCE ANNO XII   N   4 

20 PAESI EUROPEI
Tito Boeri

Sono 20 su 27 i paesi membri  dell' Unione Europea contro i quali  la Commissione europea ha aperto una  procedura  per disavanzo eccessivo.  Quando tutti violano le regole, la sanzione diventa un semplice adempimento  burocratico: è come chiedere a tutta la classe di andare dietro la lavagna.

Ma nel caso dell' Italia bisogna evidenziare un doppio paradosso. La manovra del bilancio triennale è stata varata nell' estate del 2008, mentre Bruxelles  certificava il nostro rientro dal disavanzo.

Ora questa manovra ci ha portati a una nuova procedura per disavanzo eccessivo. Certo, molte responsabilità  vanno addebitate alla crisi.  Ma c'è stata anche la volontà di non correggere  le misure per adeguare il piano alle nuove  condizioni economiche.

Ed ecco il secondo paradosso: si apre la procedura nonostante che il ministro dell' economia Giulio Tremonti  sia stato ossessivamente attento  ai vincoli europei , diventati anacronistici , con la crisi.  Il problema è che invece di concentrare  le poche risorse disponibili  su pochi provvedimenti significativi, come la riforma degli ammortizzatori sociali  o la riduzione della tassazione sul lavoro, è stata scelta la strada dei mille piccoli interventi, coperti da mille nuovi prelievi, per accontentare la lobby di turno.

Insomma, si è guardato al bilancio  senza curare l' economia del paese.  Ma i problemi strutturati continuano a farci perdere posizione.  Secondo le stime del Fondo monetario  internazionale, in termini di reddito pro capite e parità di potere d' acquisto l' Italia sarà superata anche da Grecia e Slovenia.

Sembrano lontani i tempi in cui si diceva che finché ci sarà la Grecia in Europa non saremo mai gli ultimi e guardavamo con commiserazione ai paesi provenienti dal socialismo reale.

N
oi della redazione abbiamo sempre guardato con vivo interesse ai paesi socialisti dove il popolo aveva un lavoro sicuro, un tetto sicuro, lo studio gratuito fino ai massimi livelli, la sanità pubblica gratuita, non esistevano barboni né prostituzione e i deputati potevano essere destituiti all' istante dallo stesso popolo che li aveva eletti.  In quei paesi, in cinquant' anni si è giunti ad una trasformazione progressista e acculturata  che i secoli  precedenti  governati da Monarchie o da borghesia, non si sono nemmeno sognati di 

Le distruzioni globali del capitalismo
anche la ricca Gran Bretagna costretta a svendersi

Londra ha annunciato che  metterà in vendita una parte dei beni dello stato  per un valore complessivo di 17 miliardi di euro. L' obiettivo è di coprire le enormi falle provocate nel bilancio pubblico dai costosi interventi contro la crisi.
Alla fine del 2009 il deficit britannico potrebbe arrivare alla cifra record di 235 miliardi di euro, pari al 12%  del pil.  Uno squilibrio che mette a repentaglio  il finanziamento di alcuni servizi pubblici essenziali.
I primi beni messi in vendita saranno  i prestiti  d' onore concessi agli  studenti, il tunnel sotto la Manica e la quota nel capitale Urenco, un' azienda che arricchisce l' uranio per le centrali nucleari.
Nel mondo degli affari, scrive l'Indipendent, c' è una sola parola per programmi come quello  annunciato dal premier Gordon Brown :
svendita.
E' quello che fa chi ha un bisogno  disperato  di soldi.  I potenziali compratori  lo sanno bene e faranno  di tutto per ottenere prezzi più bassi  di quelli previsti da Londra.

  P R E C E D E N T E   

    S U C C E S S I V A  

 LA VOCE   COREA   CUBA   JUGOSLAVIA   SCIENZA 

SU

Stampa pagina

 Stampa inserto 

LA VOCE 0912