Introduzione di Miriam
Legge il direttore de La VOCE, Roberto Gessi
Ricordare il grande presidente della R.P.D. di Corea nel giorno della sua nascita ossia il 16 febbraio è per tutti noi motivo di grandi riflessioni anche per un esempio di governo etico, civile, politico e strategico.
Penso sia giusto ricordare questo suo grande concetto: "IL SOCIALISMO è SCIENZA".
Il socialismo afferma Kim Jong Il è l'ideale e la bandiera rivoluzionaria delle masse popolari che lottano per l'indipendenza, indipendenza che si raggiunge solo con il socialismo e con il comunismo.
Proprio perchè il socialismo è SCIENZA è caduto purtroppo in vari paesi, per cedimento alla corruzione, al deviazionismo che ha procurato dolorose sconfitte alla scienza e vittorie al capitalismo imperialista.
Figlio del grandissimo genio politico Kim Il Sung il nostro amato Kim Jong Il ne è stato il continuatore l'interprete, un interprete molto preparato e molto saggio.
Nel suo nome, nel suo esempio e per le sue lezioni scientifiche che ci ha tramandato, teniamo viva nel cuore, nella mente e sopratutto nelle azioni quali cose derivino dalla sua illuminata affermazione: IL SOCIALISMO è SCIENZA! Sono certa che questo nostro Comitato si rendera' degno delle sue nobili lezioni!
Miriam Pellegrini Ferri, Presidente del Comitato Kim Jong Il 2019, presidente del Comitato per i festeggiamenti della ricorenza del sua nascita, presidente del CISIS, presidente del G.A.MA.DI. e partigiana.
Ripresa fotografica dell'intervento di Jean-Claude Martini e commento di Kim Chon interim agli Affari dell'Ambasciata della R.P.D. di Corea
Jean-Claude Martini, responsabile di KFA Italia, ha parlato della 3° Sessione Plenaria del 5° CC del Partito del Lavoro di Corea e della decisione ivi presa di sospendere ufficialmente tutti i test nucleari e missilistici per concentrarsi sull’edificazione socialista, pur in mezzo alle sanzioni imperialiste mai revocate.
Ha poi accennato, quanto ai risultati più tangibili di questa nuova linea politica, alle visite di Kim Jong Un al complesso termale nella prefettura di Samjiyon, all’Area turistica costiera Wonsan-Kalma e alla fabbrica di bus e tram di Pyongyang, e in campo diplomatico allo storico vertice di Singapore con Trump e alla visita a Pechino di inizio anno.
Intervento di Vincenzo Brandi
Intervento di Andrea Martocchia letto dalla compagna del KFA, R. P.
Dispiaciuto per non poter essere con voi a Roma in occasione di questo significativo incontro, saluto i compagni rappresentanti diplomatici della Repubblica Popolare Democratica di Corea e mi unisco alla presidente Miriam e agli altri membri del Comitato Kim Jong Il nel ricordo del grande leader. Kim Jong Il, di cui è ricorso il settimo anniversario della morte lo scorso 17 dicembre, è oggi nella Storia per aver saputo preservare l'indipendenza nazionale e guidare il processo di rafforzamento delle difese e delle strutture economiche dello Stato nordcoreano nel periodo molto difficile che seguì allo scioglimento della Unione Sovietica ed alla crisi del campo socialista. Kim Jong Il sviluppò a tale scopo la teoria filosofico-politica del Songun attraverso la quale lo Stato, l'Esercito, il Partito ed il Popolo poterono coordinare gli sforzi ed ottenere un clamoroso successo in un contesto in cui, viceversa, tanti Stati e Partiti comunisti e progressisti capitolavano dinanzi alla crescente aggressività dimostrata dall'imperialismo dopo la fine della Guerra Fredda.
La battaglia condotta allora da Kim Jong Il è stata uno dei momenti più alti della lotta che il popolo coreano da decenni e ancora oggi deve condurre per la tutela della propria sovranità. Sovranità significa indipendenza e diritto alla autodeterminazione: anche nella Costituzione Italiana, all'art.1, si afferma che "La sovranità appartiene al popolo"; purtroppo tale principio è costantemente violato, a causa della sudditanza da organismi sovranazionali come la NATO e la Unione Europea che sono stati creati dalla borghesia reazionaria per imporre le scelte cruciali – ad esempio quelle sulla guerra e sulla economia – calpestando il volere democratico popolare.
I partigiani hanno combattuto e versato sangue perché il popolo italiano fosse sovrano sulla propria terra e sul proprio destino, ma dopo il 25 Aprile sono stati traditi da una classe politica opportunista e servile: quanto avremmo avuto bisogno in Italia di una figura coraggiosa, coerente e di alto spessore intellettuale come sono state quelle dei grandi Kim Il Sung e Kim Jong Il per la Corea! Ancora oggi, la rivista della Associazione Nazionale Partigiani Italiani si chiama "Patria indipendente", ma questa intitolazione perde di significato e viene dimenticata a fronte di polemiche spicciole di bassa politica per cui anziché esigere "sovranità" si usa indistintamente l'accusa di "sovranismo" anche contro politici e movimenti progressisti che vogliono difendere gli interessi delle masse popolari.
Grandi leader hanno dato la loro vita in questi anni per la difesa della sovranità dei loro paesi e popoli, da Slobodan Milošević a Muammar Gheddafi; altri ancora – da Bashar El Assad a Nicolas Maduro – sono stati o vengono tuttora diffamati in preparazione di nuove guerre di aggressione e spoliazione coloniale. La attuale crisi venezuelana ne è un chiaro esempio. Noi siamo invece e saremo sempre al fianco delle lotte dei popoli per la loro indipendenza. In questo possiamo guardare oggi all'attuale leader coreano Kim Jong Un come ad un punto di riferimento per il presente ed il futuro.
Andrea Martocchia
Riprese fotografiche dell'intervento di Matteo Carbonelli
Intervento di Roberto Gessi
Con il mio intervento voglio approfondire la frase di Kim Jong Il riportata da Miriam, ossia che il socialismo è scienza, ma come vedrete parlerò anche dell'importanza dell'amore nell'Idea Juche.
Quando grazie al marxismo si è evidenziata l'inevitabilità della sconfitta del capitalismo per le proprie contraddiioni interne e la vittoria del socialismo il desiderio delle masse lavoratrici sfruttate si è legato alle forze pratiche rivoluzionarie e ai loro metodi di lotta capaci di renderlo realtà, il socialismo si è trasformato da utopia a scienza.
Ma la dottrina socialista fondata sulla concezione materialista della storia, ritenendo che il processo al ssocialismo fosse un processo storico naturale nelle società capitaliste dovuto principalmente a fattori materiali ed economici e non come movimento del suo soggetto, ovvero delle classi sfruttate, che con la loro azione spingono e orientano gli eventi alla sua realizzazione, non aveva nessuna possibilità realizzativa in quanto non progettava un metodo rivoluzionario di rafforzamento e di emancipazione delle masse lavoratrici.
E' evidente che le condizioni oggettive esercitano un'inflenza importante, ma il successo o il fallimento di una rivoluzione non risiede in queste, ma in come si rafforza il soggetto della rivoluzione e in come si innalza il suo ruolo.
L'Idea Juche che si basa esattamente su questo principio dimostra inconfutabilmente che se si rafforza il soggetto della rivoluzione e si innalza il suo ruolo non solo è possibile sfruttare con successo le condizioni oggettive, ma anche trasformarle da sfavorevoli in favorevoli, ossia fare di ogni handicap una risorsa, assicurando così il successo della rivoluzione.
Innalzare il ruolo delle masse popolari significa aumentare la loro naturale coscienza di indipendenza, in pratica basandosi sulle proprie forze, e le loro capacità creativa.
Si eleva la coscienza ideologica delle masse unite in un solo corpo.
Se si tralascia questo compito e si dà importanza decisiva alle condizioni materiali ed economiche oggettive e anche se si mette in primo piano la costruzione economica, relegando a secondaria la trasformazione ideologica delle masse popolari è impossibile costruire con successo il socialismo e se non si fa delle masse un solo corpo che si riconosca come un sol uomo nel leader si possono far fallire anche società che abbiano già realizzato il socialismo, così come purtroppo è accuduto in molte occasioni.
Non bisogna mai dimenticare che è il capitalismo ad attribuire una priorità delle condizioni economiche sull'uomo, quindi chi invece la priorità dell'uomo sul capitalismo, come fa l'Idea Juche sviluppa un modo originale e di sicuro successo per perseguire il socialismo.
Così Kim Jong Il sistematizza la genialità paterna, che si è inventata l'Idea Juche, dandogli consistenza filosofica e dettagliandogli un ruolo evolutivo nello studio delle prassi con cui raggiungere il socialismo.
In pratica asserendo che il socialismo coreano è l'unico percorso al e per il
mantenimento del socialismo fondato sul sull'essere umano, ne ha fatto un principio veramente originale in quanto per la prima volta nella storia si poneva l'uomo al centro del processo rivoluzionario socialista. Kim Jong Il afferma che in passato si sono date due interpretazioni opposte dell'eesre umano, o come ente spirituale prodotto, secondo una concezione idealistica e religiosa, da un misterioso essere soprannaturale che distribuisce premi e castighi in un'altra vita sottovalutando il raggiungimento di un benessere collettivo in questa, o come un prodotto naturale che agisce per istinto ed è quindi succube delle situazioni storiche oggettive sia nel rapporto con la natura che nei rapporti sociali, ed entrambe sottovalutano a tal punto la sua coscienza da renderne più un oggeto di vicende più grandi di lui che un soggetto della propria vita, in grado di determinarla quali che siano le difficoltà da superare quando si affidi alla sua massima indipendenza, che costituisce la condizione essenziale per una libera scelta del nel decidere il proprio destino, e al massimo collettivismo nel realizzare il proprio maggior benessere in processi unitari di massa.
Lo spirito indipendente è un attributo dell'essere sociale che, essendo padrone del mondo così come del proprio destino, vuole vivere e progredire in modo indipendente, senza vedersi sottomensso nè obbligato a restrizioni.
Lo spirito creatore è l'altro dei suoi attributi e questo gli permette, con fini ben precisi, di trasformare il mondo e di forgiare il proprio destino, secondo le proprie esigenze.
Infine la coscienza è l'attributo che gli rende possibile determinare tutte le sue attività volte a conoscere e a determinare il mondo e se stesso.
Questi attributi però si sviluppano in processi storico-sociali.
Sviluppandosi la coscienza ideologica dell'indipendenza, ossia della piena sovranità dello Stato nel proprio territorio, e delle facoltà creatrici dell'uomo ed elevando il suo ruolo, aumentano le ricchezze di una società e migliorano i rapporti che vigono in essa. Così tutte le generazioni si appropriano della ricchezza di rapporti creata dai propri predecessori. Si può dire che la storia dello sviluppo sociale è quella dell'evoluzione dello spirito indipendente, dello spirito creatore e della coscienza dell'uomo.
E' solo e deve essere solo il capitalismo che considera l'uomo come un mezzo di produzione di bene materiali, come un essere insignificante che si compra e si vende, un essere vile che persegue solo la sua ambizione materiale, come una merce con capacità di lavoro che si governa con il denaro; chi aspira ad individuare una via al socialismo e al comunismo non può cadere nella trappola di considerare l'uomo alla stessa stregua di come lo considera il capitalismo, invece che un essere coraggioso e potente,in grado di sviluppare i suoi attributi naturali per determinare non solo il proprio destino ma anche quello della natura stessa.
Secondo l'Idea Juche tutti i problemi che possono sorgere nel percorso al socialismo o anche dopo per il suo mantenimento si risolvono attraverso l'innalzamento del ruolo creatore dell'uomo, della sua ideologia e della coesione monolitica delle masse attorno al proprio leader.
Infatti è vero che l'uomo ha una vita fisica consostanziale, ma ha sicuramente anche una vita socio-politica acquisita.
In breve l'uomo gode della sua prestigiosa e dignitosa vita quando unisce il suo destino a quello del collettivo e lo serve con abnegazione, quando fra affetto e fiducia svolge attività indipendenti e creatrici che rendono brillante la sua vita soddisfacendo pienamente anche le esigenze della sua vita fisica.
Conclude infatti Kim Jong Il che il socialismo coreano basato sull'uomo valorizza l'uomo in tutta la sua grandezza, incarna pienamente le sue esigenze sostanziali, permettendo così a tutti di possedere e far valere costantemente la vita socio-politica e soddisfa pienamente le richieste della sua vita fisica. Il socialismo umano-centrico favorisce tutti i membri della società con alta coscienza ideologica e facoltà creatrice, perché lavorino per la società e per il collettivismo, e perché conducano, in mezzo all'affetto e alla fiducia, un'esistenza armoniosa, dignitosa e pregiata.
Nella società divisa in classi il termine masse popolari riveste un carattere classista divisivo, tra classe sfruttate e sfruttatrici, proprietarie dei mezi di produzione, quindi dominanti e dominate o sottomesse.
Invece l'ideologia socialista e comunista, di cui la prima è un passaggio obbligato, le classi sono riunificate dall'ideologia di servire la Patria, il popolo e la nazione in una solida forza rivoluzionaria.
Il nostro partito, aggiunge Kim Jong Il ha fiducia nei membri di tutte le classi sociali che hanno interesse nella rivoluzione e li considera accompagnatori non transitori ma eterni della rivoluzione e li guida verso il cammino del socialismo.
Al contrario il capitalismo ha paura delle masse popolari e della stessa parola popolo che sostituisce con concittadino trasferendo un significato collettivo in uno individule, ma è giusto così: è bene che la sacra parola popolo la possano utilizzare con dignità solo coloro che gli sono fedeli e che lottano con completa abnegazione al fianco delle masse popolari.
Da molto tempo il grande leader Kim Il Sung ha innalzato il popolo come se fosse il cielo e ha fatto includere questa parola nella denominazione dello Stato, dell'esercito, delle opere monumentali e di molte altre cose importanti e belle del paese, perché le masse popolari sono padroni di tutto ciò che c'è nella società, in quanto ne sono le sole creatrici e devono esercitarne i diritti e adempiere alle responsabilità che competono ai proprietari, innanlzando la propria coscienza di padroni, ossia avendo cura e incrementando il valore delle loro proprietà e avere una vita valida e felice.
L'unica via che garantisce di evitare il soggettivismo e i rovesci nella rivoluzione e nella costruzione costruzione e nelmantenimento del socialismo, senza tentennamenti, senza alti e bassi, è la compenetrazione con le masse popolari e nell'essere attenti alle loro opinioni ed esigenze. La sintesi e la sistematizzazione di di queste opinioni e aspirazioni indipendenti dà origine ad idee, lineamenti e politiche. Per elaborare una linea politica, il nostro partito deve sempre entrare nelle masse popolari e ascoltare le loro opinioni e richieste. Questo deve essere il primo lavoro che debbono compiere le classi dirigenti, i funzionari, Se il partito della classe operaia ha potuto stabilire e stabilizzare un regime socialista più avanzato e renderlo brillante, senza tentennamenti, neanche nelle più complicate e difficili circostanze, è stato perché si è compenetrato con le masse popolari e ha tracciato i lineamenti e la politica, riflettendo le loro esigenze di indipendenza e rendendole una realtà concreta in modo coerente, appoggiandosi sulle sue forze.
Praticare l'indipendenza nella politica, l'autosufficienza nell'economia e l'autodifesa nella difesa nazionale costituisce il principio rivoluzionario di cui il nostro partito ha fatto una invariabile costante.
Con ciò condannando anche l'ingerenza degli imperialisti che col pretesto di difendere i "diritti umani" violano l'indipendenza dei popoli, diritti umani che loro coniugano nei privilegi dei ricchi e non certo nella diritto dei poveri alla sopravvivenza o alla salute che dovrebbe essere sempre il primo irrinunciabile diritto umano in qualunque contesto.
Imperialisti e capitalisti non hanno bisogno di uomini coscientizzati, con spirito indipendente e creatore altamente sviluppati, ma di docili servitori che portino loro plus-valore e per questo ricorrono a qualsiasi mezzo per trasformare i lavoratori in schiavi del capitale, li corrompono ideologicamente e deformano le loro capacità creative.
Nel percorso e nel mantenimento del socialismo bisogna applicare una politica di affetto e fiducia nella società socialista, che ovviamente sono impossibili in società dove tutto è monetizzato, compresa la dignità e l'amore.
Per applicare tale politica è indispensabile che il partito al potere si trasformi in un partito madre, e altrettanto faccia il suo leader ed ogni suo funzionario: infatti solo così saranno tutti servitori del popolo con totale abnegazione.
D'altronde se non fosse così i quadri e il leader perderebbero l'appogio e la fiducia delle masse, il partito cesserebbe di esistere e il leader di rappresentarlo, come troppo spesso è successo ad altri paesi che aveva conseguito il socialismo.
La politica di affetto e di fiducia, quella della virtù del nostro partito, afferma Kim Jong Il, rappresenta il principale fattore che determina la superiorità e l'invincibilità del nostro socialismo.
Tutta la societàforma una grande e armoniosa famiglia, i cui membri, coscienti del valore della vita e della felicità, hanno reciproca fiducia e reciprocamente si amano e si aiutano, riconoscendo la massima stima alle persone che hanno dato di più per la realizzazione del socialismo: molti dignitosamente invalidi della guerra degli anni 50 sono stati chiesti come mariti da donne che li hanno amati per la loro abnegazione. Così i bambini orfani e gli anziani rimasti soli ricevono affetto vero da persone che hanno compreso che il futuro della nazione risiede nei suoi giovani e in coloro che hanno provato la massima stima per chi ha già dato quasi tutta la sua vita per il bene del Paese.
La vitalità di questa politica si verifica non solo nelle nobili caratteristiche spirituali e morali del nostro popolo, ma anche nella loro vita materiale e culturale, sana ed equa. Tutti sono liberi da preoccupazioni alimentari, vestiario, abitazione, e benificiano del sistema gratuito di insegnamento obligatorio e di assistenza medica, possono studiare per tutta la vita, senza interruzioni e il Paese si cura che godano di ottima salute. Lo Sato garantisce posti di lavoro stabili a tutti, ma anche la possibilità di accedere a carriere diverse da quella che si fosse eventualmente inizialmente intrapreso.
I benefici della nostra politica arrivano con maggiore calore alle nuove generazioni perché rappresentano il futuro della nazione e della rivoluzione, per questo tale compito non compete solo ai genitori; al contrario nelle società capitalistiche l'educazione dei figli dipende quasi esclusivamente dal patrimonio dei genitori, ed è per questo che molti giovani siano vittime delle disuguaglianza, finiscano per la strada diventino vittime della droga e nuove leve per la deliquenza organizzata o almeno soffrano la fame di una salute instabile. Al contrario nella nostra società socialista i giovani sono a carico dello Stato che li cura con la massima attenzione ed affetto perché crescano felici ed abbiano la migliore educazione possibile. Per questo da molti anni il nostro popolo è conosciuto come un popolo laborioso, valoroso e gentile, con un forte senso della giustizia e degli obblighi morali. E' questo che genera la sua totale fedeltà al leader e al partito, che fa tutto con amore materno per il proprio popolo. Averlo formato in questo modo leale alla alla società e alla collettività, all'esercito e ai quadri è un grande merito del nostro socialismo. Questa unità monolitica con le masse e delle masse è la più solida perché si basa sull'amore e sulla fedeltà.
Ogni generazione ha preparato quella successiva ed è per questo che il nostro socialismo fondato sull'idea Juche è il più scientifico, in quanto non solo non può mai fallire, ma perché con le opportune varianti locali e temporali può essere applicato con successo ovunque.
Infine Mario Albanesi, giornalista di Teleambiente, iscritto al G.A.MA.DI., avanza ai coreani presenti la proposta (da trasmettere al loro governo) di assumere una forte posizione di pace perché l'attenzione sulla Repubblica popolare al momento è ancora enorme e iniziative pressanti di pace - specie da parte di un Paese che disarmato non è - stupirebbero il mondo e infrangerebbero la coltre di silenzio che il mainstream ha steso sulla Repubblica Popolare di Corea, dopo l'incontro con Trump.
Momento Conviviale con la partecipazione delle mogli di Kim Chon e di Pak Myong Gil, che ci hanno gentilmente offerto un ottimo buffet coreano.
Ringraziamo per il servizio fotografico, il compagno del Comitato Kim Jong Il 2019, prof. Mario Eustachio De Bellis, docente di pedagogia.
Segue la ricostruzione dell'evento da parte di KFA