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Una parte del discorso di Gheddafi all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il 23.9.2009, fu dedicata alla Jugoslavia e alla richiesta di indagine sulle guerre balcaniche.
"Quel paese pacifico, la Jugoslavia, era stato costruito con le proprie forze, mattone per mattone, dopo che Hitler l'aveva distrutto, per essere distrutto di nuovo con la stessa modalità hitleriana. La Federazione jugoslava, paese pacifico creato da un eroe della pace, Tito, fu costruita pietra su pietra, e dopo la morte di Tito, voi siete venuti nell'ex Jugoslavia e l'avete distrutta pezzo per pezzo per i vostri interessi individuali, imperialistici. Come potremmo sentirci sicuri, noialtri, di cosa ci succederà dopo quello che è successo alla pacifica Jugoslavia? L'Assemblea generale deve investigare su questo, deve vedere chi debba essere processato alla Corte Internazionale..."
L'EX DIRETTORE DELL'AIA ERA UN AGENTE DEGLI AMERICANI
In base a rivelazioni Wikileaks, il direttore del carcere dell'Aia Tim McFadden riferiva all'ambasciata USA in Olanda i dettagli delle conversazioni telefoniche private di Milosevic e del suo stato di salute. Perché?
Una intervista a Christopher Black, giurista canadese e avvocato di fiducia di Mira Markovic, vedova di Slobodan Milosevic, apparsa sul quotidiano berlinese Junge Welt, ci aggiorna sull'inchiesta a proposito delle circostanze della morte di Milosevic. Black commenta in particolare le recenti rivelazioni di Wikileaks (*), secondo cui il direttore del carcere Tim McFadden ascoltava le telefonate di Milosevic e ne comunicava i contenuti riservati all'ambasciata USA, cioè a Washington. Seppure in molte carceri l'ascolto delle telefonate, come dei colloqui, sia previsto e legale, i loro contenuti non andrebbero divulgati a terzi. Viceversa, spiega Black,
<< McFadden ha divulgato conversazioni tra Milosevic e sua moglie, in cui si toccavano questioni relative alla strategia di difesa ed a testimoni, discussioni interne al team della difesa, il punto di vista di Milosevic su queste questioni, la mancanza di mezzi finanziari per la difesa, le influenze politiche, eccetera. E [McFadden] ha trasmesso agli USA dettagli strettamente confidenziali sullo stato di salute di Milosevic. Peraltro io temo che McFadden si sia incontrato anche con rappresentanti dell'Accusa. (...) McFadden ed il governo USA in questo modo di sono immischiati in un processo in corso, violando il dovere di neutralità. (...) [Le rivelazioni di Wikileaks] possono seriamente influenzare il corso dei processi all'ICTY [il "tribunale ad hoc" dell'Aia]. Ogni accusato si deve adesso chiedere se è sottoposto ad un processo imparziale, quando il governo USA viene informato di tutto ciò che egli fa o dice. Se l'ICTY è indipendente e super-partes, che ragione hanno gli USA per incontrarsi con McFadden e raccogliere tutte queste informazioni? Quali informazioni vanno all'Accusa? Forse la controparte conosce ogni passo successivo previsto? Radovan Karadzic perciò, subito dopo la comparsa di queste rivelazioni, ha richiesto la fine delle intercettazioni ai suoi danni. (...) Ci dobbiamo anche chiedere quale origine abbia questo rapporto tra McFadden e gli USA, e come si è sviluppato. L'intero quadro cambia a seguito di questi nuovi dati di fatto. >>
Queste rivelazioni - nel carosello delle tante di Wikileaks, che ad osservatori attenti appaiono comunque parziali, incomplete ed orientate solo a scopi geostrategici piuttosto precisi, cioè a mettere in imbarazzo alcuni alleati poco affidabili per gli USA - sono passate sostanzialmente sotto silenzio. In Italia ne ha riferito solamente un lancio AGI (**), nel quale tuttavia tra i tanti sciocchi pettegolezzi sui rapporti di Milosevic con i famigliari si omette di sollevare lo scandalo più grosso: e cioè il fatto stesso che l'ex direttore della galera dell'Aia era un informatore di Washington.
(a cura di Italo Slavo) (*) Si veda il documento Wikileaks: http://www.scribd.com/doc/47385121/Wikileaks-Serbia-Milosevic
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